Quali le indicazioni dell’analisi tecnica sul titolo Marr?
Fase laterale per il titolo Marr che da due anni si muove in un range senza una direzione ben precisa. La base di questa «fascia» laterale si posiziona intorno ai 15,5 euro. Ogni volta che l’azione è scesa intorno a questo livello sono scattate delle ricoperture che hanno rilanciato l’andamento del titolo. Negli ultimi giorni i prezzi si muovono intorno ai 17 euro e sono quindi distanti dalla base del supporto. Da quasi un anno a questa parte l’azione ha comunque realizzato dei massimi discendenti e questo potrebbe preludere a nuove debolezze. Per avere una prova di forza è necessario che i prezzi si portino sopra i 18 euro.
(di Andrea Gennai)
Come si sviluppa la dinamica degli investimenti da parte dell’azienda?
Nel 2016 gli investimenti per le acquisizioni sono stati di oltre 40 milioni. In aggiunta a questi esborsi la previsione è che Marr dovrebbe iscrivere in bilancio Capex di maintenance per circa 3 milioni. Altrettanti sono stati spesi per il rinnovo delle filiali. Riguardo, invece, all’esercizio in corso le stime, senza contabilizzare ovviamente eventuali operazioni di acquisizione, indicano Capex di manutenzione intorno a 2,5 milioni. Cifra simile a quella per le attività straordinarie. Il Capital expenditur complessivo, insomma, dovrebbe aggirarsi sui 5 milioni.
Quale l’andamento dell’indebitamento finanziario netto?
Alla fine dello scorso settembre il debito netto si è assestato a 170,6 milioni in calo rispetto ai 201,8 milioni di metà 2016. Ma in crescita se confrontato con il dato di un anno prima che aveva visto la Posizione finanziaria netta in rosso per 151,8 milioni. È ovvio che, sull’andamento della voce contabile, da un lato ha influito negativamente l’attività di M&A. E, dall’altro, ha giovato la gestione del capitale circolante netto. Ciò detto Marr prevede che, a fine 2016, il debito netto dovrebbe assestarsi sotto la soglia dei 200 milioni. Nel 2017, poi, l’indicatore è previsto in ulteriore diminuzione.
Quanto vale la voce «accantonamenti e svalutazioni» del gruppo?
Secondo quanto indicato dalla società la voce «accantonamenti e svalutazioni» al 30 settembre 2016 è costituita per 8,708 milioni (8,414 milioni al 30 settembre 2015) dagli accantonamenti al fondo svalutazione crediti. Include inoltre l’accantonamento a fondo rischi e oneri futuri per 950.000 euro, di cui 500.000 relativi agli oneri per la riorganizzazione della attività di DE.AL.
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